“Fare la birra in casa – Guida completa per l’homebrewer del terzo millennio”.
ll duo Antonelli-Ruggiero non è la coppia musicale del momento. Bensì si tratta di due appassionati e preparati homebrewers (ombriuers) che, nero su bianco, mettono il loro sapere a disposizione di neofiti, curiosi, principianti, esperti ed anche navigati “Mastri Birrai”. Per sapere chi siano Francesco Antonelli e Angelo Ruggiero basta fare una ricerca in Internet e potrete trovare su di loro di tutto e di più. Ma per intraprendere il viaggio della conoscenza, beh! dovete leggere le 333 pagine che sono raccolte nei 17 capitoli che lo compongono.
Sono quasi certo che gli editori e gli autori non abbiano fatto caso (non che avrebbero dovuto) ad alcuni numeri di questa opera “letteral-brassicola“.
Io li userò quale spunto per creare un filo conduttore, a volte un pò forzato, per costruire un ponte in grado di descrivere quell’ assioma non tanto celato. Quel principio evidente per sé e che perciò non avrebbe bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria deduttiva resa evidente dalla volontà degli autori di trasmettere la loro esperienza. Conoscenza a beneficio di tutti coloro i quali sono alla ricerca di basi e certezze per affrontare i dubbi o colmare gap conoscitivi. Iniziamo!
Secondo la numerologia (branca dell’esoterismo che studia i numeri non solo per il loro aspetto quantitativo e matematico, ma che attribuisce loro anche delle qualità mistiche, mettendole in relazione con le caratteristiche di oggetti fisici ed esseri viventi), il numero angelico 333 rappresenta un messaggio da parte di esseri superiori che ti proteggono e ti accompagnano lungo il tuo cammino. Questo numero è un segno che sei protetto dai tuoi angeli custodi. E’ un simbolo di incoraggiamento, di forza e ti darà la determinazione e la perseveranza di cui hai bisogno per andare avanti. Tutti noi inciampiamo nella vita e vedere il numero 333 rappresenta un segno di rassicurazione, sostegno e ispirazione. Questo numero ci appare in quei momenti della vita in cui ci mancano la motivazione e l’orientamento. Il numero “3” significa supporto, incoraggiamento e creatività. E’ un sollecito da parte delle forze superiori a perseguire ed esplorare il nostro potenziale creativo. Il 333 è un numero fortunato. Il Diciassette è considerato il numero del Tempio e dei Cavalieri. Scindendo il numero 17 in 1 e 7 (17=1+7) avremo per il numero 1 il significato di Cosa Unica che viene posta in relazione con il Polo Radiante. Il 7 invece, è il numero della Conoscenza e della Sapienza: simboleggia quindi la profonda saggezza e la ricerca della verità. Secondo la Kabbalah ebraica il 17 ottobre dell’anno 3761 a.C. avvenne la creazione dell’Universo e la somma dei numeri che compongono l’anno (3+7+6+1) da il numero 17.
Costruiamo questo ponte e iniziamo a forzare il parallelo perchè dietro questi numeri troverete l’essenza e il fine di questo libro.
Il messaggio non è uno solo ma bensì ce ne sono tanti (molti dati, informazioni, tabelle, grafici, approfondimenti, suggerimenti linee guida, trucchetti…) utili, facilmente comprensibili, esaustivi, che i nostri esseri Superiori (gli autori) vogliono mettere a disposizione di tutti noi. E’ così che si crea quella sorta di protezione da parte degli angeli custodi (gli autori). Incoraggiano, motivano e rassicurano i neofiti più timidi fornendo certezze a chi si avvicina al magico mondo dell’homebrewing; gettano solide basi affinché, passo dopo passo, avanzino lungo il cammino verso la produzione di una birra fatta in casa e perseverando trovino al contempo gioia e divertimento. In ogni pagina input e output di processo fanno si che partendo da zero si arrivi alla meta. Se uno ha bisogno di riferimenti qui ne trova a non finire e da qui, in solitaria, può raggiungere la Dea Ninkasi. Una serie di tasselli incasellati sapientemente sollecitano a proseguire nella lettura quasi come accade per un giallo. Un pò come hanno fatto Hänsel e Gretel (che abbandonati nel bosco dalla matrigna, per ritrovare la strada di casa hanno segnato il percorso con dei sassolini bianchi), così Francesco e Angelo hanno lasciato tracce, tali per cui seguendo la scia, sia facile trovare la via. Supporto ed incoraggiamento sono sempre presenti orientando in modo chiaro il lettore al quale inevitabilmente si apre un mondo che gli permetterà di dare sfogo al suo estro creativo.
I primi cinque capitoli arano il terreno e lo preparano per la successiva semina di semi (temi) tecnici (senza tecnicismi). Tutto scorre liscio in modo che il lettore si trovi comodo e a proprio agio. Si introducono così concetti e processi base. E’ difficile perdere il filo.
Dal sesto il livello sale e si arriva alla descrizione del metodo All Grain. Ho trovato molto bella questa parte. Permette di indirizzare il futuro homebrewer sulla scelta del tipo di impianto e tecnica produttiva in funzione di aspetti non secondari quali tempo ed investimento economico (una mano alla cabeza e una al portafoglio… male non fa).
Non ti accorgi minimamente che da lì a qualche capoverso ti troverai piacevolmente immerso nel cuore del processo. L’ammostamento infatti è descritto in modo semplice, diretto. Brevi passaggi separati da una attenta punteggiatura fissano i concetti e le definizioni. Qui il protagonista è il birraio che deve preparare il mosto.
Il giorno della cotta descritta al capitolo 8 rende perfettamente l’idea di cosa si debba fare o cosa potrebbe accadere (“Relax Don’t Worry Have A Homebrew” Cit.).
I capitoli successivi, 9 e 10, parlano rispettivamente dei difetti nella birra e il come degustarla. In una ventina di pagine è concentrato quello che c’è da sapere per essere un pò più edotti in materia senza poi millantare saccenza estrema. Come più volte detto (scritto) dagli stessi autori, questo libro infatti non ha la pretesa di dare una risposta in dettaglio a tutto. Per questo motivo vi consiglio di dare un’occhiata alla bibliografia posta alla fine, in cui si trovano testi molto utili (alcuni se non erro sono in inglese).
Non voglio annoiarvi con la lettura di questa recensione, nè tanto meno svelerò il nome dell’assassino!
Sin dalle prime battute Francesco ed Angelo sono riusciti a farmi rivivere tutti i momenti della mia esperienza di homebrewer. Mi ci ritrovo al 100%. Per questo dico ad entrambi “grazie”!
A parer mio questo è uno di quei libri che non possono mancare nella biblioteca privata di un futuro Mastro Birraio. Dovrebbe essere disponibile in formato Ebook affinché sia sempre a portata di mano, pratico da consultare in modo che passi alla storia come “Il Beergnami per l’homebrewer del terzo millennio“.
Vi invito a comprarlo o a farvelo regalare. Leggerlo con spensieratezza sorseggiando una delle vostre birre.
Giovanni Messineo
Presidente
Associazione Homebrewers Gorizia